Rubber Conversion
GOMMA SINTETICA O DEVULCANIZZATA? SOSTENIBILITÀ A CONFRONTO
Il tema è tornato di grande attualità con le sanzioni alla Russia. Quali vantaggi comporta l’utilizzo della gomma riciclata?

Recentemente la gomma sintetica è balzata alla ribalta della cronaca per uno scontro tra Italia e Polonia relativo alla limitazione delle importazioni dalla Russia nel quadro del decimo pacchetto di sanzioni. Dopo lunghe discussioni, gli Stati dell'Ue hanno dato il via libera alla misura, che prevede restrizioni per un totale di 11 miliardi di euro. Che cosa può significare?
Gomma sintetica: una materia prima largamente utilizzata.
La gomma sintetica nasce come risposta alla crescente domanda di gomma naturale per un materiale che avesse proprietà equivalenti ma che fosse realizzabile artificialmente. I primi brevetti sulla gomma sintetica sono del 1910. Altri ne seguirono negli Anni ’30, con materiali resistenti all’usura oppure a oli e solventi, ma la ricerca accelerò, soprattutto negli Stati Uniti, dopo l’attacco giapponese di Pearl Harbor, che rese difficoltosi gli approvvigionamenti di gomma naturale dall’Oriente.
Oggi le gomme sintetiche si ottengono da derivati del petrolio e sono costituite da lunghe catene idrocarburiche (polimeri) a cui sono legati, a intervalli regolari, gruppi chimici e atomi come, per esempio, il cloro. In generale le gomme sintetiche si prestano ad applicazioni a temperature estreme, e laddove sia richiesta una buona resistenza all’aging da calore.
La produzione di gomma sintetica nel mondo.
L’Asia è la più grande regione di produzione e consumo di gomma sintetica in tutto il mondo, con 8,365 milioni di tonnellate prodotte e 8,5 milioni di tonnellate consumate, che rappresentano circa il 58% e il 60% della produzione e della domanda globali (dati 2020). In particolare, la Cina è il più grande produttore e consumatore mondiale di gomma sintetica, con 8,117 milioni di tonnellate nel 2021. Nonostante la considerevole produzione interna, la gomma sintetica cinese non è ancora in grado di soddisfare la domanda del mercato, con una forte dipendenza dalle importazioni.
In Europa, la produzione e la domanda di gomma sintetica sono state rispettivamente di 3,6 e 3,2 milioni di tonnellate, con una percentuale di circa il 25,3% e il 22,2% del totale globale. Nelle Americhe, produzione e consumo sono sostanzialmente equivalenti, a 2,4 milioni di tonnellate pari al 16,7% e al 17% del totale globale (Fonte: ReportLinker).
Durante la pandemia, produzione e consumo sono scesi a 14,4 e 14,2 milioni di tonnellate ma il rimbalzo porterà, entro il 2027, a raggiungere 17,7 milioni di tonnellate di produzione e 17,6 milioni di tonnellate di consumo.
La crescita della domanda di gomma
Nel periodo 2023-2031, l’IRSG (International Rubber Study Group) stima che la domanda globale di gomma naturale (NR) e sintetica (SR) crescerà a un tasso medio annuo del 2,4%.
Dopo il rimbalzo del 2021 - favorito dall’eccezionale ripresa economica in paesi avanzati e mercati emergenti come Cina e India e legato al calo durante la crisi pandemica - a 29,88 milioni di tonnellate (+11% anno su anno), nel 2022 la domanda di gomma nel 2022 è cresciuta solo dell’1,8% a causa del rallentamento globale dell’economia.
Per il 2023, le previsioni sono per un aumento del 2,8% rispetto al 2022 e mediamente del 2,4% annuo nel periodo 2023-2031.
Per la gomma naturale, si stima un rallentamento della crescita del mercato all’1,9% nel 2022 e una ripresa al 2,8% nel 2023 principalmente a causa di un calo della domanda in Cina, mentre la gomma sintetica. Dovrebbe registrare una crescita dei consumi dell’1,7% nel 2022 e una previsione di crescita del 2,8% nel 2023, come per la gomma naturale.
Tuttavia l’espansione della produzione di gomma naturale procederà a un ritmo più lento rispetto alla crescita della domanda, portando a una generale contrazione del mercato nel medio e lungo termine a causa di uno sviluppo di nuove piantagioni più lento di quello di cui la domanda della gomma avrebbe bisogno.
I vantaggi della gomma riciclata devulcanizzata
L’aumento di produzione di gomma riciclata potrebbe colmare questo gap produttivo, migliorando anche la sostenibilità. In particolare, la gomma devulcanizzata presenta diversi vantaggi rispetto alla gomma naturale e a quella sintetica.
Roberto De Simone, direttore commerciale di Rubber Conversion:
“Grazie al nostro processo meccano-chimico che opera a basse temperature ed è estremamente efficiente per ogni punto percentuale di aggiunta delle nostre mescole devulcanizzate derivate da PFU, si ottiene un risparmio in emissioni che oscilla tra lo 0,4 e lo 0,6 %. Grazie alla collaborazione con i principali produttori di pneumatici e alla validazione della nostra formula abbiamo ormai raggiunto tassi di integrazione all’interno di battistrada vettura e autocarro maggiori del 10%, decisamente superiori rispetto a quanto si raggiunge con i prodotti reclaim non devulcanizzati”.
Se guardiamo al Life Cycle Assessment (LCA), la produzione di una mescola SRC di Rubber Conversion genera un valore LCA di 0,73 Kg CO2eq di cui solo il 35% circa attribuibile al processo di devulcanizzazione vero e proprio, rispetto a 2,5 Kg CO2eq della gomma sintetica e appena superiore allo 0,6 Kg CO2eq della gomma naturale.
La gomma riciclata, in particolare quella devulcanizzata, si conferma quindi come una soluzione ideale, nel medio periodo, per far fronte all’incremento della domanda e a ridurre significativamente l’impatto sull’ambiente.
“Oggi la nostra tecnologia”, prosegue De Simone, “si applica con successo a diversi tipi di feedstock, tra cui i più comuni a base NR, SBR e NBR. Sono in fase avanzata di studio anche i reagenti per trattare FKM, gomme siliconiche e EPDM”.